Bisogna investire sulla bellezza. Anche limitandosi a lasciare certi luoghi come sono perché nulla ha più valore di ciò che è incontaminato. I modelli di sviluppo non devono essere esclusivamente industriali. Perché questo ha portato agli scempi di Bagnoli, Taranto, Termini Imerese. Si è investito invece sulla bellezza in luoghi come Capri, Ischia, Taormina, Ravello e il meccanismo ha funzionato.
E oggi Siracusa rialza la testa grazie a Ortigia, quindi grazie al suo passato, e certo non per lo stabilimento di Priolo che addirittura si era ipotizzato dovesse sorgere sull’area dell’attuale oasi di Vendicari, vicino Noto. Significa che questo declino è imputabile unicamente all’ignoranza di chi ci ha governato.
Un dato clamoroso: in Italia ci sono 25 milioni di edifici, di questi: 12 milioni sono stati eretti dal sesto secolo avanti Cristo fino al 1960; tutti gli altri, 13 milioni, da quel momento in poi. Il caos estetico è evidente. Bisognerebbe fare come nel cibo.
"Ho pensato fosse giusto creare un progetto che riportasse al centro dell'azione politica il primato della bellezza".
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